LORIANO MACCHIAVELLI, FRANCESCO GUCCINI
TANGO E GLI ALTRI
MONDADORI, 2008
10.00 EURO, 338 p
Con "Tango e gli alti" si arricchisce la collaborazione tra
Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli. E con loro torna il maresciallo Benedetto
Santovito, tanto caro al due bolognese. Ma questa volta, sullo sfondo
appenninico, troviamo una storia raccontata in due piani narrativi differenti,
il 1960 (il presente del Maresciallo) e il 1944.
Nel 1944 il partigiano Bob è accusato di aver sterminato la
famiglia di un fascista il patriarca, per questo, dopo un processo sommario
fatto dai suoi commilitoni della brigata Garibalid, viene giustiziato. Ma qualcosa non torna e viene spedito sugli
Appennini Benedetto Santovito, reduce della Russia e anche lui partigiano della
brigata Giustizia e Libertà, ma soprattutto ex maresciallo dei carabinieri e
quindi l’uomo più adatto a far luce sull’accaduto.
Ma siamo agli ultimi mesi di guerra e il precipitarsi degli
eventi fa fermare un’indagine appena iniziata.
Nel 1960 una lettera riporta Santovito a quegli eventi e
decide di finire quell’indagine mai conclusa, ripercorrendo i vecchi luoghi e
incontrando i vecchi compagni, scoprendo quanto il tempo abbia cambiato tutto.
È un giallo in piena regola, una trama articolata e
costruita magistralmente con continui intrecci tra il passato ed il presente dove
ad ogni capitolo il maresciallo ed il lettore scoprono un nuovo indizio che li
avvicina piano piano alla verità, con in sottofondo la moralità partigiana e l’idea
di combattere una guerra giusta contro il nazifascismo che si intreccia con la
quotidianità della vita di un piccolo paese dell’Appennino.