giovedì 23 gennaio 2014

36 QUAI DES ORFÈVRES

36 quai des orfèvres è la storica sede della polizia francese, quella dove lavorava anche Meigret per intenderci. Il regista e sceneggiatore francese Olivier Marchal porta sul grande schermo una storia cruda, piena di tradimenti, vendette ed arrivismo che accadono al “36”.

Quando Robert Mancini (André Dussollier), capo della polizia, viene promosso a direttore generale, ha il difficile compito di indicare il suo successore. Visto che è uno che non vuole lasciare “merda” sotto i tappetini, decide di lanciare una sfida tra i due suoi sottoposti, Léo Vrinks (Daniel Auteuil) capo dell’Antirapina, e Denis Klein (Gérard Depardieu) capo dell’Antibanditismo. I loro compito sarà quello di arrestare una banda di criminali che sta mettendo in ginocchio Parigi. Chi dei due  riesce ad arrestarla diventerà capo.

Parte tra i due, e le loro squadre, una vera e propria sfida, dove i colpi proibiti e immorali non sono esclusi.

Non è solo un thriller emozionante, pieno di colpi di scena fino all’ultimo fotogramma, è un film che prova a descrivere anche la lotta tra bene e male, e tra due poliziotti che vogliono a tutti i costi diventare i  capi e, per fare questo, sono pronti ad andare contro la propria morale e le proprie convinzioni. Un bellissimo prodotto anche grazie alla splendida sceneggiatura di Marchal, ex poliziotto che dedica il film al capitano Dominique Loiseau morto nell’84 in servizio, che riesce a creare un’atmosfera veramente noir intorno ai protagonisti. Alcune parti della sceneggiatura sono poi riprese dalla sua esperienza di poliziotto, come le circostanze che portarono alla morte lo stesso Loiseau, ucciso mentre era in appostamento.

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