Il padre di Larsson ha
dichiarato, qualche anno fa, di aver visto il manoscritto, salvato in un
computer introvabile, quasi completo, ma che non sapeva che fine avesse fatto; la compagna, anche lei giornalista, Eva Gabrielsson
ha provato a smentire questa ipotesi,
intervistata da Marie Claire nel 2012 dice “La gente deve ormai prendere atto
della realtà e accettarla, così come l'ho dovuta accettare io: Stieg è morto e
non importa quanto tutti noi lo vorremmo ancora vivo. Non risorgerà dalla sua
tomba e non dobbiamo aspettarci altri romanzi in arrivo”. E se tra qualche
tempo si trovasse un nuovo manoscritto alcuni maligni metterebbero sicuramente
in giro la voce che non si tratterebbe di un’opera originale ma di una trovata
della casa editrice stessa.
C’è poi un’altra storia che
gira intorno alla figura di Larsson, un suo vecchio collega ha infatti
dichiarato che non sarebbe stato lo
scrittore svedese l’autore della trilogia, una prosa troppo elaborata, secondo
lui, ma la sua compagna Eva Gabrielsson (ma anche su questo c’è stata una secca
smentita).
All’inizio del 2011 poi,
mentre la Gabrielsson
stava per dare alla stampa un libro che ha per oggetto il suo rapporto con lo
scrittore, è circolata un’altra voce interessante, lei sarebbe in possesso
delle prime 200 pagine del quarto libro (che avrebbe anche un titolo: La
vendetta divina) e pronta a completarlo, ma anche questa sembra solo una voce,
probabilmente per attirare pubblico.
Ma la trilogia Millenium non
è solo un caso editoriale ma ha portato all’uscita di molti libri collaterali. Marsilio
ha infatti pubblicato sia il libro di Eva Gabrielsson ( Stieg ed io) nel quale
la giornalista racconta il rapporto con il suo compagno (i due sono stati
insieme 32 anni), ma anche “La Stoccolma di Stieg Larsson” una vera guida alla
città descritta nei romanzi di Larsson. Interessante, per scoprire qualche
retroscena e qualche mistero intorno alla figura di Larson e dei suoi romanzi,
anche Guida alla trilogia Millennium (della giornalista francese Guillaume
Lebeau edito in Italia da Velardi).
Sul sito della Marsilio
editore ci sono anche le trascrizioni delle lettere tra Larson e la sua casa
editrice (http://blog.marsilioeditori.it/2009/01/08/le-lettere-inedite-di-larsson/
).
Larson ha comunque aperto le
porte ad un mercato internazionale che vede oggi gli scrittori svedesi e
scandinavi in genere riempire gli scaffali delle librerie e balzare alla testa
delle classifiche dei libri più venduti.
La trilogia ha già avuto un
adattamento cinematografico, tre pellicole in lingua svedese (ma tradotte in
tutto il mondo) il primo capitolo affidato alla regia del danese Niels Arden
Oplev, mentre per gli altri due allo svedese Daniel Alfredson. E, nel 2011, è
stato girato il rifacimento statunitense del primo film con la regia di David
Fincher (ha diretto tra gli altri Fight Club, The Game e Seven), con Rooney
Mara (The Social Network) nella parte di Lisbeth Salander e Daniel Craig in
quella di Mikael Blomkvist. Già dopo l’uscita del primo film USA si è iniziato
a parlare del sequel, anche se ancora non si vedono i frutti, fermi, secondo
alcuni dai continui impegni del regista David Fincher o dal compenso per Daniel
Craig (sensibilmente aumentato dopo il successo di 007 Skifall)
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