venerdì 17 gennaio 2014

Millennium

Forse neanche l’autore si sarebbe aspettato un successo così grande, ma la trilogia Millennium (Uomini che odia le donne, La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta, tutti editi da Marsilio) ha toccato la cifra record di 27 milioni di copie vendute in nove  anni dalla prima pubblicazione del libro e la distribuzione in 40 paesi (è stato anche il primo autore a vendere più di un milione di libri in e-book). I tre volumi (veri tomi da 600 pagine di media ma di una scorrevolezza impressionante) però sarebbero dovuti essere solo una parte di un’opera ben più grande (sembra che l’autore avesse pensato a 10 libri, continuando a sviluppare i personaggi di  Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander). Stieg Larsson infatti è morto prematuramente a 50’anni, stroncato da un infarto. Lui, giornalista e scrittore, esperto di gruppi neonazisti in Svezia consulente di Scotland Yard, fino al 2004 aveva pubblicato solo saggi politici sulla Svezia. Poco prima di morire però aveva preso contatto con una famosa casa editrice e aveva presentato i primi tre volumi della sua opera, assicurando che stava già preparando le bozze per il quarto ed il quinto volume. La stessa trilogia Millennium è stata pubblicata solo dopo la morte dell’autore. Purtroppo la sua scomparsa non solo ha lasciato a meno della metà l’opera, ma sono anche iniziate a circolare diverse ipotesi e vere e proprie leggende su che fine avessero fatto gli altri due volumi iniziati.

Il padre di Larsson ha dichiarato, qualche anno fa, di aver visto il manoscritto, salvato in un computer introvabile, quasi completo, ma che non sapeva che fine avesse fatto;  la compagna, anche lei giornalista, Eva Gabrielsson  ha provato a smentire questa ipotesi, intervistata da Marie Claire nel 2012 dice “La gente deve ormai prendere atto della realtà e accettarla, così come l'ho dovuta accettare io: Stieg è morto e non importa quanto tutti noi lo vorremmo ancora vivo. Non risorgerà dalla sua tomba e non dobbiamo aspettarci altri romanzi in arrivo”. E se tra qualche tempo si trovasse un nuovo manoscritto alcuni maligni metterebbero sicuramente in giro la voce che non si tratterebbe di un’opera originale ma di una trovata della casa editrice stessa.

C’è poi un’altra storia che gira intorno alla figura di Larsson, un suo vecchio collega ha infatti dichiarato  che non sarebbe stato lo scrittore svedese l’autore della trilogia, una prosa troppo elaborata, secondo lui, ma la sua compagna Eva Gabrielsson (ma anche su questo c’è stata una secca smentita).

All’inizio del 2011 poi, mentre la Gabrielsson stava per dare alla stampa un libro che ha per oggetto il suo rapporto con lo scrittore, è circolata un’altra voce interessante, lei sarebbe in possesso delle prime 200 pagine del quarto libro (che avrebbe anche un titolo: La vendetta divina) e pronta a completarlo, ma anche questa sembra solo una voce, probabilmente per attirare pubblico.

Ma la trilogia Millenium non è solo un caso editoriale ma ha portato all’uscita di molti libri collaterali. Marsilio ha infatti pubblicato sia il libro di Eva Gabrielsson ( Stieg ed io) nel quale la giornalista racconta il rapporto con il suo compagno (i due sono stati insieme 32 anni), ma anche “La Stoccolma di Stieg Larsson” una vera guida alla città descritta nei romanzi di Larsson. Interessante, per scoprire qualche retroscena e qualche mistero intorno alla figura di Larson e dei suoi romanzi, anche Guida alla trilogia Millennium (della giornalista francese Guillaume Lebeau edito in Italia da Velardi).

Sul sito della Marsilio editore ci sono anche le trascrizioni delle lettere tra Larson e la sua casa editrice (http://blog.marsilioeditori.it/2009/01/08/le-lettere-inedite-di-larsson/ ).

Larson ha comunque aperto le porte ad un mercato internazionale che vede oggi gli scrittori svedesi e scandinavi in genere riempire gli scaffali delle librerie e balzare alla testa delle classifiche dei libri più venduti.

La trilogia ha già avuto un adattamento cinematografico, tre pellicole in lingua svedese (ma tradotte in tutto il mondo) il primo capitolo affidato alla regia del danese Niels Arden Oplev, mentre per gli altri due allo svedese Daniel Alfredson. E, nel 2011, è stato girato il rifacimento statunitense del primo film con la regia di David Fincher (ha diretto tra gli altri Fight Club, The Game e Seven), con Rooney Mara (The Social Network) nella parte di Lisbeth Salander e Daniel Craig in quella di Mikael Blomkvist. Già dopo l’uscita del primo film USA si è iniziato a parlare del sequel, anche se ancora non si vedono i frutti, fermi, secondo alcuni dai continui impegni del regista David Fincher o dal compenso per Daniel Craig (sensibilmente aumentato dopo il successo di 007 Skifall)

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