lunedì 27 gennaio 2014

Marco Malvaldi, Argento vivo



Marco Malvaldi
Argento vivo
Sellerio, 2013
14.00 euro, 288 p.


In Argento Vivo, Marco Malvaldi mette a riposo tutta la squadra del Bar Lume (il barista Massimo e i quattro vecchietti che hanno reso famoso lo scrittore pisano) ma senza distaccarsi da quel sottogenere che vede in lui uno dei migliori scrittori italiani, quello del thriller umoristico.

Come sempre Malvaldi caraterizza molto i personaggi che ruotano intorno alla storia. La trama sembra semplice, viene rapinata la casa di un famoso scrittore e tra le tante cose, viene portato via anche il computer dove c’era anche l’unica copia del suo ultimo romanzo. Sarà intorno a questo furto che ruota tutta la storia e dove ruotano tanti personaggi che si incontreranno nel corso del libro.

Giacomo è lo scrittore famoso derubato ma inizierà a rendersi conto che la sua produzione letterario (compreso il manoscritto perduto) rischiano di essere sempre uguali a se stessi; Leonardo è un informatico (e blogger letterario) che totalmente estraneo alla vicenda, si ritroverà protagonista del racconto: il Gobbo e Gutta sono due spacciatori che la crisi economica li ha portati a diventare ladri d’appartamento, Costantino è un ex dipendente di una ditta di sistemi d’allarma ma che, suo malgrado, sarà costretto a diventare anche lui complice del Gobbo, Stelea è un agente di polizia di origini rumene che mal sopporta il suo capo e che vuole arrivare in fondo a questo caso.

La storia è piacevole e scorrevole e strappa sempre più di una risata, e comunque, per chi apprezza Malvaldi, non si può non leggere.

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