P .D. JAMES
MORTE IN SEMINARIO
Mondadori, 2002Prezzo 10.00, Pag 504
Un giovane seminarista, Ronald Treeves, viene trovato morto
sulla spiaggia a pochi metri dal seminario di Saint Anselm, costruito in un
luogo sperduto ed arroccato sulle coste della Cornovaglia.
Nonostante un verdetto di morte accidentale, il facoltoso
padre di Ronald, Alfred Treeves, decide di mettere in campo tutte le sue
conoscenze per far luce su una vicenda che lui stesso giudica dubbia. Per
questo si rivolge a Scotland Yard e riesce a convincere il capo della polizia a
mandare uno dei suoi migliori uomini ad indagare. La scelta non può che non
ricadere su Adam Dalgliesh, il personaggio che P.D. Jemes ha creato nel lontano
1962. Dalgliesh conosce il posto, lui, figlio di un parroco, era solito passare
qualche giorno di vacanza, quando era ancora giovane, proprio in quel
seminario.
Arrivato a Saint Anselm, Dalgliesh si accorge che non è il
luogo di pace frequentato da lui un tempo. Anzi. La morte del giovane si
iscrive in una serie di eventi complicati. Lo stesso seminario, luogo di
cultura, ma molto esclusivo, rischia di chiudere per volere dell’arcidiacono Crampton.
P.D. cerca di tratteggiare bene i vari personaggi, provando
a dare uno spessore psicologico importante, ed inserendo una serie di
personaggi oltre quelli che si possono comunemente trovare in un qualsiasi
seminario. Infatti, durante i giorni di permanenza a Saint Anselm, il seminario
ospiterà, oltre agli ordinandi (4) e ai sacerdoti (4, tra cui il direttore,
Padre Morell, e l’anziano ex direttore, Padre Martin), anche alcuni personaggi
che si riveleranno centrali per la storia, come lo stesso arcidiacono Crampton.
Tutti si riveleranno intrecciati fra di loro.
Ma quello che sembrava una semplice indagine di routine, si
rivelerà presto tutt’altro. Perché, mentre la morte di Roland potrebbe essere
veramente un incidente, quella dell’arcidiacono, morto nella chiesa del
seminario, davanti ad un Giudizio Universale di grande valore, è tutt’altro che
accidentale.
Parte da qui, siamo quasi a metà libro, la vera indagine.
Tutti sono sospettati (tranne padre Martin, che ha trovato il corpo a notte
fonda, ma non in grado di compiere quel tipo di delitto). Tutti avevano un
valido motivo per odiare l’arcidiacono, tutti preoccupati per la certa chiusura
del seminario.
P.D. prova a mettere molti elementi nel libro, senza
rischiare di annoiare il lettore. Sesso, soldi, incesto, vendette, personaggi
dal passato dubbio, sacerdoti condannati per abusi sessuali e un po’ di
esoterismo (nel seminario è conservata un’antica pergamena di Pilato che
avrebbe ordinato di far spostare il corpo mortale di Gesù), sono tutti
ingredienti che si intrecciano fra loro, e ogni volta che Adam sembra
avvicinarsi alla verità questa gli sfugge.
Fino alla conclusione, senza troppi colpi di scena, ma con
un’indagine razionale che porta alla scoperta inevitabile del colpevole.
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